L’emergenza sanitaria data dal Covid-19 ha stravolto anche i criteri di individuazione degli artisti che dovranno realizzare il Manifesto e lo Stendardo del 79° Palio Marinaro dell’Argentario nel caso, auspicabile, in cui venga disputato.
Niente concorsi per evitare gli spostamenti dei partecipanti e le riunioni della giuria, l’Ente Palio ha optato per l’affidamento diretto, privilegiando due artisti locali, di provata bravura e che risultano alla prima esperienza con questo tipo di opere.
Già da alcune settimane sono al lavoro Luigina Loffredo per lo Stendardo e Paolo Castriconi per il Manifesto. Ovviamente ancora non sono state stabilite le date e le modalità delle presentazioni, in quanto le iniziative in cui sono tradizionalmente inserite restano legate ai provvedimenti che verranno presi a seconda dell’andamento dei contagi.
Dunque, come accennavamo, artisti in piena attività per questi due “simboli” del Palio. Paolo Castriconi è alle prese con il Manifesto che ha un significato divulgativo e pubblicitario e deve contenere gli elementi essenziali della manifestazione, ovvero le insegne e/o i colori sociali dei quattro Rioni, la rappresentazione di uno o più elementi della gara, uno scorcio di Porto S. Stefano.
Per quanto concerne lo Stendardo, esso deve rispettare alcune caratteristiche a cominciare dalle misure di 2,30 metri di altezza e 1,20 di larghezza. Deve riportare la scritta: “Palio Marinaro dell’Argentario” con il numero in caratteri romani e l’anno in cifre, oltre alla scritta “Porto S. Stefano”. Altri elementi necessari sono la rappresentazione della Madonna Assunta in cielo, i colori e/o simboli rionali. Ogni anno il drappo è dedicato ad un avvenimento a carattere locale o nazionale e per questo 2020 avrà come tema centrale i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Il Palio rende quindi omaggio al più grande pittore del Rinascimento scomparso il 6 aprile 1520 a Roma, tra l’altro nel giorno del suo trentasettesimo compleanno.
Altra decisione adottata risiede nel fatto che, nel malaugurato caso in cui il Palio non potesse essere disputato, i due artisti, per non disperdere risorse, si sono impegnati ad adattare le loro opere alla kermesse del prossimo anno.
L’Ente Palio augura dunque un buon lavoro ai nostri due artisti con l’auspicio che tutto possa svolgersi come da tradizione.